
Arrivato in Italia nel 2003, il nordic walking sta diventando sempre più popolare.
Ogni volta che vai in un parco, in spiaggia, in montagna, passeggi tra le strade della città, ecco spuntare qualcuno che “cammina con i bastoncini”.
Se stai leggendo questo articolo probabilmente sei anche tu un appassionato walker…
Ma sei proprio sicuro di sapere tutto sul tuo amato sport?
Ecco qui 5 curiosità che (probabilmente) non sai sul nordic walking.
1. IL SOPRANNOME DEI WALKERS
Inizialmente i nordic walkers venivano presi in giro e chiamati: “Dementia walkers” ovvero “Camminatori affetti da demenza”. Così racconta l’inventore della camminata nordica Marco Kantaneva: “Le persone pensavano che coloro che praticavano nordic walking si fossero dimenticati gli sci a casa.”
2. 5000 PASSI AL GIORNO PER MANTENERSI IN SALUTE
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità servono almeno 5000 passi al giorno, ovvero circa 3 chilometri, per restare in forma. Ha infatti stimato che 600mila decessi all’anno in Europa siano provocati dalla sedentarietà e stili di vita sbagliati. Camminando regolarmente e correttamente, in media, la forma fisica migliora del 10% in tre mesi.
3. CAMMINARE MA NON CANTARE
Un buon (e curioso) metodo per capire se stai praticando nordic walking con la giusta intensità è cantare durante la camminata: se riesci a cantare, infatti, dovresti aumentare il ritmo perché significa che il passo è troppo lento.
4. CAMMINARE FA BENE AL CERVELLO
La camminata esercita effetti benefici sulla funzionalità cognitiva perché promuove il mantenimento e l’incremento dell’irrorazione sanguigna cerebrale e l’integrità della funzionalità del cervello.
5. CAMMINARE RENDE FELICI
Durante la camminata si attivano particolari ormoni, le endorfine, che sono dotate di proprietà analgesiche e funzionali simili a quelle della morfina. Dunque, praticare nordic walking, può aiutare addirittura a contrastare forme lievi di depressione. Inoltre, migliora la socialità in quanto la camminata in compagnia consente alle persone di passare del tempo assieme ed è una buona scusa per uscire di casa.
Allora, sapevi proprio tutto sul nordic walking?
Se vuoi approfondire l’argomento e sapere com’è nato, quali sono i benefici sulla salute e come praticarlo correttamente leggi il nostro articolo cliccando qui.
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Il 2003 è inesatto perché il NORDIC WALKING in italia arriva prima in trentino e non con Kantaneva anzi agli inizi c\’era una tecnica tedesca promossa da ANI mentre quella finlandese si è diffusa con la coach INWA Tina Arrowsky fondatrice di ANWI.
Per molti bisognerebbe camminare almeno 45/60 minuti poiché dopo 30 si è appena superato la soglia del bruciagrassi tenendo sempre una media di 6 km/ora (7500 /10000 passi)
Buonasera ANWV, grazie per le vostre osservazioni. In realtà il nordic walking era già praticato da tempo dai fondisti come forma di allenamento estivo. Ad ogni modo Marko Kantaneva come Tiina Arrankoski e Tuomo Kettunen hanno contribuito allo sviluppo e diffusione di questo sport.
Grazie anche per l’ulteriore precisazione. 5000 passi al giorno sono dati statistici riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che, sempre nello stesso studio, precisa che l’ideale sarebbe camminare almeno 5 volte alla settimana per minimo 30 minuti. Certamente sono dati statistici che variano da soggetto a soggetto.
A parte la curiosità del soprannome, riportata all\’inizio, le altre informazioni sono relative alla camminata in generale e anche alla corsa. Purtroppo sul nordic walking si sta scrivendo di tutto e spesso senza realmente conoscere la disciplina. Senza entrare in un trattato sul camminare con i bastoncini, gli aspetti più importanti – e peculiari – sono l\’acquisizione di capacità coordinative di una certa complessità (eseguendo opportuni esercizi per imparare a cambiare l\’andatura durante una camminata) e un importante lavoro propriocettivo, esteso all\’attrezzo che deve diventare estensione e parte integrante del corpo, che migliora la consapevolezza dei gesti e movimenti quotidiani e crea delle migliori condizioni di base sulle quali inserire gestualità motorie più complesse come quelle richieste da altri sport come a esempio lo sci, la mtb, lo snowboard, e non solo…
Grazie Tino per le tue ulteriori precisazioni riguardo al nordic walking e ai suoi benefici.